Partenariato per l’adesione
Partenariato per l’adesione Regolamento CE 16 marzo 1998 n. 622/98
I partenariati per l’adesione rappresentano i nuovi strumenti elaborati in ambito comunitario per imprimere una accelerazione al processo di adeguamento politico ed economico degli Stati dell’Europa centrale e orientale (v. PECO) che hanno presentato domanda di adesione (v.) all’Unione europea.
Nel corso del vertice europeo di Copenaghen del giugno 1993 gli Stati membri dell’Unione europea delinearono una strategia di preadesione (v.) per la futura adesione degli Stati dell’ex blocco sovietico, il cui principale strumento era l’accordo europeo (v.). Esaurita questa prima fase si è deciso di passare ad uno stadio ulteriore di coesione, attraverso la cd. strategia di preadesione rafforzata (v.), che si incentra prevalentemente sui partenariati per l’adesione, elaborati dalla Commissione previa consultazione degli Stati candidati all’adesione.
Obiettivo dei partenariati è quello di istituire uno strumento giuridico che possa dare un quadro unitario delle tappe di progressivo avvicinamento all’Unione europea ed in particolare:
— definire le priorità per la preparazione all’adesione, risultanti dall’analisi della situazione di ciascuno Stato, in considerazione dei criteri politici ed economici e degli obblighi inerenti alla qualità di Stato membro dell’Unione;
— coordinare le risorse finanziarie intese ad assistere ciascuno Stato candidato nell’attuazione delle priorità individuate durante il periodo di preadesione.
I principi, le priorità, gli obiettivi intermedi e le condizioni di ciascun partenariato sono stabiliti dal Consiglio, che decide a maggioranza qualificata; alla Commissione spetta il compito di condurre le trattative bilaterali con gli Stati candidati e predisporre i diversi partenariati. La prima tornata di consultazioni è terminata nel mese di marzo ed i primi partenariati sono stati presentati il 27 marzo 1998.
I partenariati per l’adesione rappresentano i nuovi strumenti elaborati in ambito comunitario per imprimere una accelerazione al processo di adeguamento politico ed economico degli Stati dell’Europa centrale e orientale (v. PECO) che hanno presentato domanda di adesione (v.) all’Unione europea.
Nel corso del vertice europeo di Copenaghen del giugno 1993 gli Stati membri dell’Unione europea delinearono una strategia di preadesione (v.) per la futura adesione degli Stati dell’ex blocco sovietico, il cui principale strumento era l’accordo europeo (v.). Esaurita questa prima fase si è deciso di passare ad uno stadio ulteriore di coesione, attraverso la cd. strategia di preadesione rafforzata (v.), che si incentra prevalentemente sui partenariati per l’adesione, elaborati dalla Commissione previa consultazione degli Stati candidati all’adesione.
Obiettivo dei partenariati è quello di istituire uno strumento giuridico che possa dare un quadro unitario delle tappe di progressivo avvicinamento all’Unione europea ed in particolare:
— definire le priorità per la preparazione all’adesione, risultanti dall’analisi della situazione di ciascuno Stato, in considerazione dei criteri politici ed economici e degli obblighi inerenti alla qualità di Stato membro dell’Unione;
— coordinare le risorse finanziarie intese ad assistere ciascuno Stato candidato nell’attuazione delle priorità individuate durante il periodo di preadesione.
I principi, le priorità, gli obiettivi intermedi e le condizioni di ciascun partenariato sono stabiliti dal Consiglio, che decide a maggioranza qualificata; alla Commissione spetta il compito di condurre le trattative bilaterali con gli Stati candidati e predisporre i diversi partenariati. La prima tornata di consultazioni è terminata nel mese di marzo ed i primi partenariati sono stati presentati il 27 marzo 1998.